Il testo Discorsi sull’umanità ne sento di tutti i tipi ma non siamo umani, siamo scimmie avvolte in bei vestiti. Figli senza valori ma molto bene istruiti, vomitati da un sistema che da tempo ci ha inghiottiti. Qui per diventare grande ti serve davvero poco, basta non finire dentro il girone degli invertiti, passare metà del tempo a sputare su chi è diverso per poi nel tempo libero andare coi travestiti. Ma questa è la mia nazione che pesa sulle mie scelte, gridando rivoluzione ma con le braccia conserte. Ora che il beneficio lascia spazio al benestare capisco quant’è avvilente morire senza lottare. Nessun instinto di fuga solo un trascinarsi gli uni sugli altri dentro una sovrappopolata cisterna. Convinti ormai che il mondo non ci avrebbe mai cambiati ci sentivamo pronti ma non lo siamo mai stati. Ma qua la verità, è che si scrive schiavitù ma si legge libertà. Scambio segni di pace al ballo degli emarginati ma è difficile abbracciarsi quando hai i polsi legati. Ma qua la verità, è che si scrive schiavitù ma si legge libertà. Non cercare propaganda nei messaggi insoliti, non ho il carisma e l’autostima dei tuoi personaggi scomodi. Sono finto quanto te, sono falso quanto te, sono l’ultimo degli stronzi e il primo degli ipocriti. Se Dio ci ha fatto a sua somiglianza non credere nel suo sguardo perchè è lui che ci ha insegnato a saper piangere a comando. Dove c’è sofferenza c’è sempre dietro un guadagno e se Dio non esistesse, beh, dovrebbero inventarlo. Anche se non siamo realmente dietro le sbarre, questo mondo è una prigione con la cella un po’ più grande e prendere frasi fatte e ficcarcele dentro un testo è il modo più inteligente per dire ciò che non penso. E se il mondo ti esclude ti chiudi nel tuo universo ma nulla ti gira intorno se giri attorno a te stesso. Convinti ormai che il mondo non ci avrebbe mai cambiati ci sentivamo pronti ma non lo siamo mai stati Ma qua la verità è che si scrive schiavitù ma si legge libertà. Scambio segni di pace al ballo degli emarginati ma è difficile abbracciarsi quando hai i polsi legati Ma qua la verità è che si scrive schiavitù ma si legge libertà. Mangiare un piatto di polvere condito con il sudore, basta un pò di successo e ne dimentichi il sapore. Mio padre aveva ragione, i vicini avevano ragione: a far canzoni non si fanno le rivoluzioni Convinti ormai che il mondo non ci avrebbe mai cambiati ci sentivamo pronti ma non lo siamo mai stati Ma qua la verità è che si scrive schiavitù ma si legge libertà. Scambio segni di pace al ballo degli emarginati ma è difficile abbracciarsi quando hai i polsi legati Ma qua la verità è che si scrive schiavitù ma si legge libertà, ma si legge libertà.
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domenica 3 febbraio 2013
FEDEZ - SI SCRIVE SCHIAVITÙ SI LEGGE LIBERTÀ
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