Il testo La prima stagione fu subito estate eravamo noi l’albero e il fiore eravamo le stelle illuminate a spiare le nostre posizioni d’amore: ci stremava la notte, ci consumava il giorno di falsa lontananza, d’infinito ritorno; e “una cosa sola siamo” continuavi a dirmi, “più di quanto ti amo, nemmeno tu puoi amarmi”. L’autunno m’incalzò di vento e il vento barattò le parole e le parole furono silenzi: tu giocavi all’assenza ed io cercavo, con la bussola della solitudine, il tuo profumo perso nella stanza, quando eravamo io e te… quando eravamo io e te… E poi eccolo l’inverno eccolo, eccolo l’inverno: dove sei cos’hai fatto con chi eri? dimmi qualcosa, parla, tu chi eri? non ti voltare! non gridare! dove scappi! guardami in faccia abbi il coraggio, brutta vacca! …scusa tesoro, non volevo, non lasciarmi, ti aiuterò se provi ad aiutarmi… ma cosa dice, che ti faccio schifo? ma cosa ridi, non ti importa un fi co? ti faccio male? certo che ti faccio male! ti stringo il collo fi no a fartelo scoppiare! urla che tanto non ti serve a niente… urla che qui non c’è nessuno che ti sente: ti strizzo il collo come te lo accarezzavo, come schiacciassi i fiori che ti comperavo… quando eravamo io e te… quando eravamo io e te… Mamma, posso andare a giocare un po’ più in là? no, non mi allontano troppo: è che c’è la fontana e voglio metterci le barchette. Si le ho viste le farfalle: sono bellissime. Ma tutto qui è bello in questo giardino! Mi porterai ancora? “Come eri bella mamma quella primavera, col cappellino bianco e il tuo vestito a fiori; io ti guardavo mentre diventava sera e sorridevi in mezzo a quei colori” Si, adesso torniamo a casa: devo ancora finire i compiti. Mi prepari quella merenda di ieri? Si, si quella con la marmellata di more. No, no che non ho paura del buio se tu mi stai vicino! E poi ci sono tutte quelle stelle! Tu pensi che potrei comprarmene una da grande? Magari una piccola piccola, che tanto mi va bene lo stesso… o forse no… poi soffrirebbe a stare lontana da tutte le altre e io, non voglio che soffra di nostalgia. Bisogna stare con chi si ama. Bisogna stare con chi si ama, vero mamma?
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sabato 26 dicembre 2009
Roberto Vecchioni - Le Cinque Stagioni
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